La parte più difficile è stata il rientro a casa. Sono entrato in punta di piedi, con la coscienza sporca. Come un ladro. Il quadro che avevo pensato di donare a mia moglie ora mi sembra una terribile beffa. Ieri mi ero convinto che il dipinto fosse lo scopo del mio trovarmi in quel mercatino, e ora che è successo quello che è successo ha assunto un significato diverso.93Please respect copyright.PENANAIx3lvmzNuU
Quel ritratto mi ha trascinato tra le braccia di un’altra donna, con quale faccia tosta potrei metterlo tra le foto di Sara? Così, trovargli una collocazione si rivela compito arduo. In camera mia, assolutamente no. Nelle stanze maggiormente frequentate da Rachele, non esiste. Lo avrei fatto ieri ma non oggi, dal momento che in quel quadro leggo tutta la mia vergogna. Così decido di appenderlo nel mio studio. Mia figlia difficilmente ci entra ed io, quando sono chiuso in quella stanza, entro in un’altra dimensione. Niente riesce a distrarmi dal mio lavoro.93Please respect copyright.PENANAY15u0kn4cV
Lo appendo e vado a farmi una doccia. E quando esco dalla doccia, mi butto sul letto. La maglia di Sara è sopra il cuscino. Vorrei piangere, ma non ci riesco. Vorrei pensare a mia moglie, ma non ci riesco. E questo mi procura rabbia. Sono arrabbiato con me stesso e con Marina, questa sconosciuta che ha invaso il mio spazio. Come ha fatto? Cosa mi ha fatto? Continuo a pensare a lei, anche se non voglio.93Please respect copyright.PENANAzxYbxAWjhN
Sembra una cosa assurda, ma il mio dolore mi manca, darei qualsiasi cosa per riaverlo indietro intatto. Urlo forte attraverso la maglia di mia moglie. Urlo per la frustrazione. Lo faccio a lungo, a pieni polmoni, poi decido di averne abbastanza.93Please respect copyright.PENANAV2VCYqkSva
Voglio andare da mia figlia. All’improvviso solo lei conta: mia figlia.93Please respect copyright.PENANAMAb2IZqQew
Mi infilo un paio di jeans e una maglia, ripongo i pantaloni del completo che avevo addosso ieri nella gruccia, e porto la camicia giù, in lavanderia. Sto per infilarla dentro la lavatrice quando ci ripenso. La guardo a lungo, combattuto. Infine l’annuso. E annuso.93Please respect copyright.PENANAbVMduY0Xch
Il suo odore è ancora forte, mi inebria. E mi viene il sospetto, ora, che l’abbia indossata apposta, per lasciarglielo impresso e costringermi a pensarla.93Please respect copyright.PENANAunmhAqTiou
Questo pensiero mi infastidisce. Getto con astio la camicia nella lavatrice, la metto in funzione ed esco di casa.
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Rachele è in giardino che aiuta la nonna a togliere le foglioline gialle dalle piante. Walter è da un po’ che mi osserva, sornione.93Please respect copyright.PENANAif1ObdSlFB
«Allora, come è andata ieri con l’avvocato?» mi chiede infine, versando il caffè nei bicchierini di vetro. Perché, a Roma, il caffè si beve in vetro. Quante usanze ho cambiato per amore di Sara? Sembra essere passato un secolo da allora. Sembra essere passato un secolo anche dal giorno della sua morte. Oggi più che mai, il suo ricordo sembra così distante da me. Forse perché oggi, dopo tanto, il dolore mi dà tregua. Eppure, questa nuova condizione mi fa sentire in colpa. Anche Walter, a cui non sfugge nulla, deve essersene accorto.93Please respect copyright.PENANA4urXxTPfmz
«Niente di particolare. Cena… chiacchiere…» mento. E capisco dallo sguardo di mio suocero che non ha mangiato la foglia.93Please respect copyright.PENANAvnS9RRZetg
«Sarà…»93Please respect copyright.PENANAheTLKsYjei
Abbasso gli occhi, chiaramente a disagio. Walter ridacchia, alza il bicchierino in alto e fa un insolito brindisi con il caffè.93Please respect copyright.PENANAS2Dgy2ObMA
«Alle chiacchiere» sentenzia divertito. «E che possano essercene molte altre.»93Please respect copyright.PENANALaYXZy80D3
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Vorrei confidarmi con mio suocero. Mi farebbe bene e so che mi capirebbe, ma me ne vergogno. E poi non saprei da dove iniziare. Marina affolla la mia mente in maniera invadente. Non credevo potesse succedere. Solo a ripensare alle sue unghie nella mia carne mi sento male, riesplode il desiderio. Ho una voglia matta di andare da lei, adesso, e al tempo stesso provo repulsione per questi miei sentimenti e rabbia nei suoi confronti che mi costringe a provarli.93Please respect copyright.PENANATpY4hlMzRp
Dopo pranzo ho portato Rachele sulla spiaggia e mi sono ritrovato a cercarla tra la gente. Non so niente di lei. Ha detto che lavora, ma non le ho chiesto dove. Non ho nemmeno il suo numero di telefono. So solo che si chiama Marina, che ha venticinque anni, che dipinge, che ha sofferto di un disturbo di apprendimento associato al linguaggio e che suo padre è morto cinque anni fa. E che vive in un posto incantato, circondata dalle lucciole e dalle volpi. Marina, la fatina delle lucciole, così dovrei chiamarla.93Please respect copyright.PENANAD7N2D9qz8N
I miei sentimenti nei suoi confronti in realtà sono terribilmente altalenanti. La desidero e la detesto con la stessa intensità.
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Rachele è crollata dal sonno appena siamo saliti in macchina. Dorme ancora. Rientrando in casa ho avvertito lo stesso disagio di stamattina. Sento gli sguardi di Sara su di me. Le sue foto, quelle che sono sparse in tutta casa, mi perseguitano, mi opprimono. Non oso alzare gli occhi su di esse, su di lei, la vergogna è troppa. E non tanto per la nottata trascorsa fra le braccia di un’altra donna, ma per il fatto di non essere riuscito a pensare a lei, oggi. Non molto, per lo meno. Al dolore che credevo si fosse cronicizzato in me si è sostituito il bisogno di stare bene. Ed è questo a farmi sentire in colpa.93Please respect copyright.PENANAhAkmwTVaCv
Sono sceso in lavanderia e ho tolto la camicia dall’asciugatrice. Il detersivo ha cancellato ogni traccia di Marina.93Please respect copyright.PENANATH3WYi2KNH
Ho provato sollievo. E poi delusione.
Mi sono tuffato nel lavoro per deviare i miei pensieri. Sono andato nel mio studio e ho acceso il computer. Ho controllato la posta, risposto a quella più urgente, cancellato quella inutile, messa da parte quella che può attendere. Ho fatto tutto questo cercando di ignorare il nudo alla parete. Ma poi non ce l’ho fatta e ho alzato i miei occhi sull’immagine sensuale della donna che ha posato per quel meraviglioso ritratto, che il gioco di contrasti rende quasi vivo.93Please respect copyright.PENANAIsTDGfGxCm
I miei occhi hanno passato in rassegna ogni centimetro del corpo della modella, per poi soffermarsi sui suoi seni.93Please respect copyright.PENANA4CT5pYcQS7
Un pensiero improvviso mi ha suggerito che quella ragazza potrebbe essere Marina.93Please respect copyright.PENANAD7IUnoU50n
Questo mi ha turbato. Ho provato di nuovo a concentrarmi sul lavoro, ma quel maledetto dipinto non ne vuole sapere di togliersi dalla testa. Mi chiama. Lo fa con gentilezza, senza urlare, ma anche con ostinazione, non mi concede né pause né respiro.93Please respect copyright.PENANAIBNRzxKm1J
E non posso fare a meno di tornare a interessarmi a lei, alla donna che mi parla in silenzio.93Please respect copyright.PENANAberYVS1EpV
Mi alzo in piedi e le vado di fronte. Torno a studiarla con rinnovato interesse, perché la sensazione che lei sia Marina si è fatta più forte. E quella sensazione diventa certezza nel momento in cui il mio sguardo esamina la massa dei capelli mossi che le accarezzano la schiena. Sono castani, ma hanno i riflessi del miele. Posso sentire ancora le sue ciocche morbide fra le mia dita, il profumo che emanavano, di muschio e rose selvatiche. Di bosco e di terra. E ho nuovamente voglia di lei, da stare male. Sospiro in preda ad una emozione fortissima.93Please respect copyright.PENANAigjU8a3m98
Non so cosa mi stia succedendo, né perché. So solo che Oscar Wilde aveva ragione: l’unico modo che un uomo ha di resistere ad una tentazione, è quello di cedervi.93Please respect copyright.PENANAWEyOZPTJzG
Do un’occhiata all’ora e afferro il cellulare. Mezz’ora dopo, Walter è da me.93Please respect copyright.PENANAcDNL0aMX4I
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Walter è più di un padre, per me. Voglio bene a entrambi i miei suoceri, ma lui è il padre che non ho mai avuto vicino, quello che mi sarei scelto se ne avessi avuto l’opportunità. Che poi, in fondo, è quello che ho fatto.93Please respect copyright.PENANAkWyIwBc8WM
«Nuove chiacchiere con l’avvocato?» mi chiede con aria saputa davanti alla porta d’ingresso.93Please respect copyright.PENANAfxhZB0L1Ne
«Non è l’avvocato…»93Please respect copyright.PENANAQqYv8df5BH
«Allora chi è?»93Please respect copyright.PENANAhnEQVRte4I
Scuoto la testa piano. «Non lo so ancora…»93Please respect copyright.PENANAjGd76JcM71
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Ed ora eccomi qui, davanti al portone di casa sua, attaccato al campanello come un bambino ottuso. È la terza volta che suono e sto quasi per arrendermi quando finalmente la porta si apre. Una vecchina si affaccia sorridente.93Please respect copyright.PENANANFJbPlx46i
«Sta cercando Marina?» mi chiede.93Please respect copyright.PENANA3lG5bJrhfa
«Sì…» ammetto, un po’ a disagio. «È al lavoro?»93Please respect copyright.PENANAV4Y8JHoGLt
«No no, è appena tornata. Non la sente perché è di nuovo felice, e quando è felice canta. Canta mentre dipinge. Era un sacco di tempo che non cantava più, lo sa? Ma vada, vada pure da lei…» e mi fa spazio per farmi entrare. La ringrazio e inizio a salire i gradini.93Please respect copyright.PENANA3WW6fG3VgA
«Troverà la porta socchiusa. Quando dipinge la lascia aperta per non distrarsi nel caso che qualcuno le faccia visita» ci tiene a informarmi l’anziana signora.93Please respect copyright.PENANA6iLdK3yski
Questa palazzina mi fa venire in mente una di quelle vecchie case che si vedono nelle pellicole di certi film in bianco e nero, quelle che mia madre adora guardare ancora oggi e sulle quali si commuove regolarmente. Quelle con Anna Magnani, ad esempio, ai tempi in cui Roma era una città più uniforme nella sua povertà, eppure, proprio per questo, più intensa e genuina. Anche questa vecchina sembra essere spuntata da una di quelle pellicole. E torno a rivivere nella dimensione del fantastico, perché intorno a Marina tutto sembra essere solo un’illusione, una meravigliosa fiaba.93Please respect copyright.PENANA35DxghPa6g
Trovo la porta socchiusa, come mi era stato detto. Entro di soppiatto, lo stomaco in gola, il cuore che mi tamburella vivace nelle orecchie. Sento la sua voce, proviene dalla terrazza.93Please respect copyright.PENANAGL0sYjh79V
Marina è a piedi nudi davanti ad una tela sulla quale sta dipingendo un paesaggio di mare, e canta. Ha una voce incantevole, intonata, fresca come la sua risata, e mi mette buon umore, come la sua risata.93Please respect copyright.PENANA3OfQITXHWP
Ora più che mai sono felice di essere qui, felice che Sara mi abbia portato da lei. Lei ha compiuto questo miracolo, lei l’aveva cercata per me. Per questo si soffermò sul suo dipinto in internet. Per questo mi chiamò quel giorno e me lo mostrò.93Please respect copyright.PENANA9DV7txZZlE
Questo mi dico in questo momento.93Please respect copyright.PENANAzijaLycO1w
Forse domani cambierò parere, ma ora ho bisogno di crederci. Questa idea mi giustifica e mi conforta.93Please respect copyright.PENANAjtqjcdOHEu
Sospiro forte e, nello stesso preciso istante, lei si volta e mi sorride. Stringe diversi pennelli in una mano e nell’altra tiene un piatto di plastica impiastricciato di colori, dove il blu domina su tutti gli altri. Ha gli occhi lucidi, lo sguardo intenso, i capelli raccolti sul capo e tenuti fermi con una matita.93Please respect copyright.PENANAtikykuLB99
«Non è lunedì…» mi fa notare divertita. Non sembra sorpresa di vedermi. Lo sapeva che sarei tornato da lei. Lei lo sapeva già.93Please respect copyright.PENANAx7HpQeV991
«Cosa cantavi?» le chiedo muovendomi piano verso di lei. Le tolgo con delicatezza i pennelli e il piatto dalle mani e li poso sul tavolo, mentre mi risponde con un filo di voce: «Adele. La conosci?»93Please respect copyright.PENANAp74Z2W4RHM
Annuisco e le faccio una carezza sul viso. Libero i suoi capelli dalla matita e quelli le scivolano sulle spalle, soffici e profumati. Me ne prendo una ciocca fra le dita.93Please respect copyright.PENANAhBvhwAsimY
«La ragazza del dipinto… sei tu, vero?»93Please respect copyright.PENANA6aDp4nbnAA
Marina non risponde. Chiude gli occhi, mi afferra la mano e se la riporta sul viso. E ci baciamo, e poi ci amiamo di nuovo. E stavolta non ho ripensamenti, dopo, né più nessuna voglia di fuggire da lei. Lei è l’unico rifugio che mi è stato concesso e non la farò sembrare una cosa squallida, perché non lo è.93Please respect copyright.PENANAM8W1AAZtv3
«Marina, la fatina delle lucciole » le bisbiglio all’orecchio al calar della sera, il suo corpo rannicchiato contro il mio, il suo fiato sul mio collo. Solleva gli occhi del colore dell’oro su di me. Ridono felici.93Please respect copyright.PENANAktKNFo3eWs
«Come?» mi chiede.93Please respect copyright.PENANAHihh1FyhQP
«Tu… Sei la mia fatina delle lucciole» torno a ripeterle, e la bacio sulle palpebre. E poi sulla punta del naso. E sulle guance. E di nuovo sulla bocca. E di nuovo mi ubriaco di lei, e bevo ingordo da quel calice che mi è stato offerto, tutta la notte.93Please respect copyright.PENANAlU8gUQK1AF
Ci siamo alzati solo per spizzicare del cibo. Lo abbiamo fatto abbracciati sul davanzale della terrazza, dove abbiamo atteso l’ultimo treno di mezzanotte per assistere allo spettacolo delle lucciole. E quando le luci della stazione si sono spente, l’ho stretta forte a me e mi sono sentito libero, vivo e felice, come da tanto non mi capitava.