CAPITOLO 1109Please respect copyright.PENANAhl7BKDp4AD
L’eredità109Please respect copyright.PENANATVXgOUB2QU
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VENTIDUE ANNI DOPO109Please respect copyright.PENANAdQL1jP8la3
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«Sono sbalordito, ha davvero fatto un lavoro eccellente» disse l’uomo sfogliando con delicatezza le pagine del libro, un antico trattato di astronomia risalente al diciottesimo secolo, sfuggito alla devastazione di un incendio ma danneggiato dalle acque di spegnimento che ne avevano causato il proliferarsi della muffa.109Please respect copyright.PENANADX4lPLlPV2
«Ma come ha fatto?»109Please respect copyright.PENANAGJkXOxbjDl
Davide sorrise. Come aveva fatto? Ore ed ore di paziente lavoro, ecco come aveva fatto. Per riportare il manufatto al suo splendore originale aveva dovuto smontarlo, sottoporre le pagine e la copertina ad asciugatura, disinfezione, spolveratura, aspirazione, carteggiatura, e tutta una serie di procedure noiose ma fondamentali prima di ricucirle nuovamente insieme. Tuttavia, spiegarlo in termini tecnici sarebbe risultato poco comprensibile ed estremamente noioso a chi non si intendeva di restaurazione.109Please respect copyright.PENANAxRgHDHQQ1u
«Magia...» si limitò quindi a rispondere.109Please respect copyright.PENANAHt6aUV1Qg2
«Questo è certo, a giudicare dal risultato insperabile» replicò l’uomo. «Mi è costato un occhio della testa restaurare l’opera ma ne è valsa la pena. Ora il suo valore è come minimo raddoppiato» aggiunse infine porgendogli la mano.109Please respect copyright.PENANAFksOlcH5tK
Davide gliela strinse e poi lo accompagnò alla porta.109Please respect copyright.PENANAJt2Qowx0vo
«Mi avevano parlato molto bene di lei, posso garantirle che anche da parte mia riceverà un ottimo feedback» aggiunse il cliente davanti all’uscio aperto.109Please respect copyright.PENANAfmaQn81EV1
Davide cercò di sfoggiare il miglior sorriso che poteva. «La ringrazio, signor Colarossi» replicò cortesemente.109Please respect copyright.PENANAm66GzHAIM4
Poi, però, quando finalmente il cliente si decise ad uscire, richiuse la porta ed emise un sospiro di sollievo. In genere si intratteneva di più con i clienti, ricevere complimenti era per lui gratificante quasi come l’essere pagato in moneta, ma il cellulare aveva iniziato a vibrargli nella tasca dei pantaloni da quando l’uomo era arrivato e non aveva più smesso di farlo.109Please respect copyright.PENANAmdXNhRRRry
Lo tirò fuori e controllò sul display.109Please respect copyright.PENANAIKaqzMieSr
C’erano due messaggi vocali, uno del fratello Niccolò e l’altro di suo padre, e nove chiamate senza risposta, tre di sua sorella Melissa e le restanti sei di Sara, la sua compagna.109Please respect copyright.PENANAPUcLt17Mmb
Ignorò volutamente le chiamate e si accinse ad ascoltare i messaggi.109Please respect copyright.PENANAPAteIPKq2m
Diede la precedenza a quello del fratello.109Please respect copyright.PENANApV0SESOSFw
«Ciao Davide. Volevo ricordarti l’appuntamento di domani dall’avvocato. Vedi di esserci stavolta, così risolviamo una volta per tutte la faccenda. È importante, Davide. Forse non per te ma per me sì... Ve bene, dai, ci vediamo domani.»109Please respect copyright.PENANA2KTTaTPsTT
Davide scosse la testa sbuffando. Suo fratello faceva di tutto per essere uno stronzo, riuscendoci per altro molto bene. Forse si era scordato che la volta precedente era stato costretto a disdire l’appuntamento perché attaccato ad un tubo in una camera d’ospedale. O forse, più probabilmente, se lo ricordava e non gliene fregava comunque un accidenti di niente.109Please respect copyright.PENANAkRJPk31Agm
Decise di non rispondergli. Non gli avrebbe fornito l’ennesimo pretesto per litigare, anche perché litigare era in quel momento l’ultima cosa che desiderava. Non ne avrebbe trovato la forza nemmeno volendo.109Please respect copyright.PENANAgJEiZUjKyS
Aprì il messaggio del padre e ascoltò anche quello mentre si dirigeva al tavolino di legno addossato alla parete vicino alla finestra sopra il quale facevano sfoggio numerose bottiglie di liquore, destinate quasi esclusivamente ai suoi clienti.109Please respect copyright.PENANAdTdePXZsHM
«Ciao Davide. Sei stato dal medico stamattina? Come sono andate le analisi? Avevi detto che mi avresti fatto sapere ma sto ancora aspettando di ricevere tue notizie... Chiamami quando puoi, d’accordo?»109Please respect copyright.PENANArQtSNSgmoK
Davide si riempì un bicchiere di cognac e se lo portò alle labbra.109Please respect copyright.PENANAgdW2VMiETV
“Niente alcolici, Davide” udì nella sua testa la voce del medico che da anni lo seguiva nella sua malattia.109Please respect copyright.PENANAKwGb1Fv3bP
«Tanto ormai che differenza fa?» si rispose ad alta voce prima di trangugiare in un unico sorso il liquido ambrato, che gli bruciò in gola come se si fosse trattato di lava.109Please respect copyright.PENANAmQgeCPv1rJ
Gli avrebbe procurato un bel rush cutaneo, ne era sicuro. Probabilmente anche qualche ora di lancinanti dolori addominali. Tanto valeva farsi un altro giro, si disse. Riempì nuovamente il bicchiere e buttò giù anche quello.109Please respect copyright.PENANA5AgyXT3rm3
Sospirò a fondo e, guardando con aria assorta dalla finestra lo spettacolo del tramonto che incendiava lo scenario deprimente dei palazzoni soffocanti e delle strade trafficate di Milano, ripensò alle esatte parole con le quali il medico quella mattina lo aveva messo al corrente del tumore che, dalle ultime indagini effettuate, era stato trovato nel suo fegato.109Please respect copyright.PENANAU1pJEifNKg
Termini come “piccolo”, “asportabile”, “preso in tempo”, venivano inesorabilmente inghiottiti dall’unico che contava davvero: tumore.109Please respect copyright.PENANAa54xpzKZDP
Per quanto il medico si era sforzato di rassicurarlo, c’era una sola cosa alla quale Davide continuava a pensare in maniera ossessiva: qualcosa di maligno aveva messo radici dentro di lui e cresceva nel suo fegato. Lo stava facendo anche in quel preciso istante, e avrebbe continuato a farlo fin quando non avrebbe trovato niente altro di cui nutrirsi.109Please respect copyright.PENANAgaPFKT1B24
Chiuse un istante gli occhi, prese un profondo respiro e infine rispose al padre con un breve messaggio: «Ciao papà. È tutto a posto. I valori ematici si sono ristabiliti dopo l’ultima trasfusione di sangue. È stata una lunga giornata fitta di impegni, per questo non ti ho ancora chiamato. Senti, devo andare, ti chiamo domani, ok?»109Please respect copyright.PENANAnPrw3IQ3WU
Indugiò un istante prima di decidersi a inviare il messaggio. Lo fece infine con riluttanza. Detestava raccontare balle, soprattutto al padre. Dopo la morte della moglie, sua madre, aveva passato i primi dieci anni ad affogare il suo dolore nell’alcol e i successivi dieci a tentare di non ricadere nel vizio. Come ogni ex alcolista, era una persona fondamentalmente fragile, sempre sul punto di crollare, di riattaccarsi alla bottiglia al primo dispiacere. Per questo non poteva raccontargli la verità. Non ora, non senza prima averlo preparato dovutamente.109Please respect copyright.PENANAGGdePx3pNe
Il cellulare nella sua mano vibrò per l’ennesima volta, interrompendo il flusso dei suoi pensieri e facendolo sobbalzare.109Please respect copyright.PENANAAwLqUqfJFs
Era di nuovo Melissa. Davide lasciò che il telefono squillasse a lungo nella speranza che la sorella riagganciasse, che si arrendesse, che capisse che non era il momento, quello davvero non era un buon momento per parlare. Ma poi si disse che sua sorella, probabilmente, si sarebbe precipitata a casa sua se non le avesse risposto e, dovendo scegliere tra i due il male minore, si decise a farlo.109Please respect copyright.PENANAWE3C0OiKRm
«Cristo santo, Melissa, non ti arrendi mai?»109Please respect copyright.PENANA5MCURVj94Q
Melissa tacque un istante, spiazzata dalla sua risposta aggressiva. «Dove sei?» si informò dopo essersi ripresa.109Please respect copyright.PENANAFraX5EVlwE
«Sono le sette di sera, dove dovrei essere secondo te?»109Please respect copyright.PENANATIueuyfjVL
Melissa esitò di nuovo. «Ho sentito Sara...» disse poi.109Please respect copyright.PENANAe3JLbm9W7v
«E quindi?»109Please respect copyright.PENANA0JtDMwZFEg
«Dice che sono tre giorni che non torni a casa.»109Please respect copyright.PENANAAz2HNvFPGJ
«Sì, beh, questi non sono affari tuoi, Melissa.»109Please respect copyright.PENANAvzOaROM7yG
«Singhiozzava al telefono, Davide! Mi dici che succede?»109Please respect copyright.PENANALEtB2M3I65
«Ti ho appena detto che non sono affari tuoi, Mel.»109Please respect copyright.PENANAvdZCnistP2
«Posso almeno sapere dove stai dormendo?»109Please respect copyright.PENANAaNXVv6Ox49
«Nel mio studio. Senti, devo andare, devo ricevere un cliente...» mentì.109Please respect copyright.PENANALD8oGmyR6j
«E dai, Davide...»109Please respect copyright.PENANAaO2NP5WIOl
«Ci vediamo domani, Melissa.»109Please respect copyright.PENANAB8Wleyy1kk
«Davide, per favore...» iniziò a supplicarlo lei, ma lui mise giù prima che potesse finire di parlare.109Please respect copyright.PENANAO13hBe8MFI
Davide spense il telefono e lo gettò sopra il divano. Se non lo avesse fatto, Melissa avrebbe continuato a chiamarlo o a bombardarlo di messaggi. Non avrebbe mollato l’osso fino a quando non le avrebbe detto quello che voleva sentirsi dire: cosa non andava tra lui e Sara.109Please respect copyright.PENANAEJGIMOKokG
E quello era un altro discorso che, al pari della storia del cancro, Davide non era ancora pronto ad affrontare. Non aveva ancora avuto il coraggio di farlo dovutamente con Sara, non vedeva perché avrebbe dovuto farlo con sua sorella.109Please respect copyright.PENANALMKfQVmkGb
Pensare a Sara gli fece nuovamente venire voglia di bere. Si avvicinò al tavolino con gli alcolici, allungò la mano verso il cognac e poi la ritirò, disgustato di se stesso e della sua debolezza.109Please respect copyright.PENANANptj5VJxlQ
Alzò lo sguardo alla finestra.109Please respect copyright.PENANAglLoTGLMh7
Il sole finiva di tramontare in quel momento, mentre i rumori del traffico si attutivano e Milano si accingeva a vestirsi per la notte con migliaia di luci bianche.109Please respect copyright.PENANAr64WgTeYzn
Quello era il momento ideale per Davide di andare a correre, cosa che si sforzava di fare regolarmente da quando era adolescente. Lo faceva per tenersi in forma ma anche per trovare il pretesto di uscire, di stare all’aria aperta.109Please respect copyright.PENANAQICLwanNiu
Cominciò a sbottonarsi la camicia, rinvigorito da quel rigurgito d’orgoglio. Nossignore, non avrebbe passato la serata a piangersi addosso e a riempirsi lo stomaco di alcol. Sara o meno, cancro o meno, lui aveva il dovere, oltre che il diritto, di prendersi cura di se stesso, e lo avrebbe fatto. Sarebbe andato a correre anche quella sera, e avrebbe continuato a farlo fino a quando i suoi polmoni sarebbero stati in grado di riempirsi d’aria e le gambe di sorreggere il peso del suo corpo.109Please respect copyright.PENANAbHP9T9EdzV